Le elezioni amministrative a Sassano si avvicinano. In un silenzio cupo
fatto di sussurri, voci e difficoltà concrete a mettere assieme i
manici di scopa porta secchi al servizio di qualche apprendista stregone
che zigzaga tra gli ostacoli per assemblare il “prodotto” da offrire
agli elettori.
Mai come in questa occasione tutto si svolge sottotraccia, “aumma aumma”,
come se l’assemblaggio delle liste riguardasse solo i “clan” (niente a
che vedere con la Politica) di affaristi e familistico-clientelari che,
alla fine, esprimeranno le proposte che la maggior parte dei cittadini
(perbene) saranno “costretti” a votare.
Un rito quasi massonico che,
formalmente, proporrà un programma presa per i fondelli in cui i
bisogni del paese, e il bene comune, verranno utilizzati come
specchietto per le allodole per continuare a perseguire presunzioni
personali, e interessi di parte, con qualche briciola lasciata ai
famigli.
La storia a Sassano si ripete. Da sempre.
Il confine
tra bene pubblico e interessi privati non è mai stato un valore
condiviso da chi si fa eleggere e lo fa per “comandare” cancellando dal
proprio vocabolario (ammesso che abbia un vocabolario) il verbo
amministrare, che ha ben altro significato.
A Sassano interessi
collettivi e bene comune non si sono mai incontrati e, se qualche volta è
successo, non si sono nemmeno salutati perché non si conoscono. Al
contrario, per ciò che riguarda gli interessi privati, sempre tutelati e
privilegiati con particolare attenzione e riguardo, i tutori hanno
cambiato nome ma non metodi e cultura.
1905 “…un'inchiesta compiuta
ha constatato che tutti i servizi pubblici sono in abbandono, che lo
strade sono divenuto impraticabili per mancata manutenzione, che
l'igiene e la nettezza pubblica sono trascurate, che i terreni di
demanio comunale sono stati usurpati da privati cittadini e dagli stessi
consiglieri, che i ruoli delle tasse sono informati a criteri
partigiani, o che mentre il dissesto della finanza comunale si fa sempre
più minaccioso, gli amministratori non hanno saputo escogitare alcun
efficace rimedio per eliminarne lo cause...”. 1925 : “… i consiglieri,
alcuni dei quali hanno avuto parte diretta in lavori e forniture del
Comune […] hanno non di rado ispirato i loro atti ad interessi
particolari o di partito, o si sono sistematicamente resi inosservanti
dei precetti di legge, nonostante le esortazioni e le diffide
dell'autorità di vigilanza…”.
La storia la si dovrebbe conoscere, dovrebbe insegnare, invece … Cambia tutto affinché tutto resti come sempre …
Pubblicato il 28 aprile 2015
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