Chissà a quali amministrazioni stavano pensando quando
sulla pagina de la “Bussola della trasparenza” hanno pubblicato l’avviso “Si ricorda a tutte le pubbliche
amministrazioni che occorre inserire i contenuti così come richiesto dalla
norma…” ecc..
Viene
quasi il sospetto che abbiano guardato le tre amministrazioni con un servizio
di segreteria gestito in forma associata :
Sassano, Sant’Arsenio ed Ispani. Stesso segretario comunale – Franco Tierno – e
sezioni “Amministrazione Trasparente” con, in comune, le stesse omissioni e
lacune informative.
Sfiga,
incapacità o scelta voluta?
Insomma,
hai voglia a cercare, nulla di nulla. Zero assoluto. Tanto che persino
l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha dovuto mettere nero su bianco e
diffidare (primo caso in provincia di Salerno e, forse, in italia) il Comune di
Sassano (quello dello sceriffo “Cocco Bill” della legalità – definito incompetente-,
con un assessore alla legalità – zittito -, che avrebbero voluto “educare alla
legalità a 360°”… cioè non ci resta che ridere!!!) dicendo che la legge va
applicata altrimenti si troverà costretta ad intervenire.
Un
segretario comunale con esperienza, know-how che non pare mancargli, come
le amnesie però : era lui il segretario quando nel 2009 fu introdotto il “Piano
triennale per la trasparenza” e l’obbligo di pubblicazione. Il Comune se ne infischiò
e, sul sito, il bilancio visionabile era del 2002… Quello di sette anni prima. Più
che “garantire”, pare faccia dell’ignoranza della normativa sulla trasparenza, in
tutti e tre i comuni, uno strumento del rapporto con i cittadini e se gli scrivete,
come naturale interlocutore per chiedere il rispetto delle norme, e ricevete
risposta (ma non ci sperate) entro i canonici 30 giorni allora è proprio il
caso di stappare lo spumante.
La
normativa dice che il responsabile “lo si individua di norma” nel segretario
comunale.
Il
“figliol prodigo” va compreso, lui deve fare il giro del Cilento (le spese
viaggi sono a carico dei comuni, quindi dei cittadini) per gestire Ispani,
e del Vallo di Diano, per Sant’Arsenio e
Sassano.
Uno
sforzo di energie dispendioso ma che non giustifica le amnesie.
I
sassanesi - che gli pagano il 41,67% dello stipendio - solo da qualche giorno
possono leggere il suo nome sul sito e sapere chi è che dovrebbe assicurare 15
ore di lavoro settimanali. Ma se chiedete in Comune rispondono “il segretario? Dovrebbe esserci il martedì e
il giovedì pomeriggio” (dovrebbe o c’è? Mistero!!!). Se cercate online
orari e giorni meglio non perderci tempo.
E
chissà quante ore durino i due pomeriggi per permettergli di garantire le 15
ore settimanali retribuite da contratto!
Il
“malcapitato” deve averne fin sopra i capelli, di lavoro, per non essere ancora
riuscito a migliorare gli standard di trasparenza e far inserire online il suo
C.V. , e i suoi costi (stipendio e quant’altro), in nessuno dei tre comuni. Meriterebbe
un’incentivo contrattuale…
Un
controllore (responsabile trasparenza in pectore), “individuato” dal
controllato (il sindaco) che non riesce a garantire nemmeno la pubblicazione
relativa alle sue di informazioni. Coerenza, si dirà.
Visto
il biglietto da visita, poteva non corrispondere al profilo ideale per essere
il potenziale garante?
In quanto a
controllori, che non paiono controllare un bel niente, l’OIV (Organismo
Indipendente di Valutazione) quello che per l’Autorità Nazionale Anticorruzione,
e per la legge, è “ l'unico strumento
idoneo a certificare l'avvenuta pubblicazione dei dati”, non è da meno.
Cosa accerta con
un documento consegnato ad inizio novembre con data del 30 settembre? Che “…la
pubblicazione dei dati deve essere integrata ma l’ente ha rappresentato che a
breve provvederà…”. Non se rispetta la normativa sulla
trasparenza, pubblicando le informazioni. Giustifica : la dove i dati
non ci sono, con comodo, “l’amministrazione ha promesso che
provvederà…
Peccato che la sua relazione è smentita “…da una verifica sommaria effettuata dalla
struttura di questa Commissione (scrive l’Anticorruzione) in data 09/10/2013, la pubblicazione dei suddetti dati risulta in
effetti carente e, in alcuni casi, assente...”.
Domanda : l’OIV, retribuito 3000€ l’anno con soldi dei
sassanesi che viene smentito dalla Commissione Anticorruzione, a cosa serve?
A Padula – Comune che non rispetta quasi nessun parametro minimo
– lo stesso OIV scrive “la
pubblicazione dei dati deve essere integrata. Risulta che l’ente provvederà a
breve…”. Data 30 settembre.
Firma Tommaso Buono. La situazione aggiornata? Zero. Pardon, 2 su 65, gli
stessi di prima. Vamos!
La storia? Si ha la
sensazione di averla già letta da
qualche altra parte… Sono credibili le sue certificazioni? Dove sono eventuali
sollecitazioni e rilievi evidenziati ai controllati per garantire i cittadini?
La “Pellegrino & company” in quanto a capacità di
selezione di collaboratori è insuperabile : non né azzecca una. Il giorno che lo farà, questo Sindaco, sarà
candidato al Nobel!!!