martedì 17 dicembre 2013

Sassano : controllori “dormi dormi”che non controllano un bel niente …



Chissà a quali amministrazioni stavano pensando quando sulla pagina de la “Bussola della trasparenza” hanno pubblicato l’avviso “Si ricorda a tutte le pubbliche amministrazioni che occorre inserire i contenuti così come richiesto dalla norma…” ecc..

Viene quasi il sospetto che abbiano guardato le tre amministrazioni con un servizio di segreteria gestito in forma associata : Sassano, Sant’Arsenio ed Ispani. Stesso segretario comunale – Franco Tierno – e sezioni “Amministrazione Trasparente” con, in comune, le stesse omissioni e lacune informative.

Sfiga, incapacità o scelta voluta?

Insomma, hai voglia a cercare, nulla di nulla. Zero assoluto. Tanto che persino l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha dovuto mettere nero su bianco e diffidare (primo caso in provincia di Salerno e, forse, in italia) il Comune di Sassano (quello dello sceriffo “Cocco Bill” della legalità – definito incompetente-, con un assessore alla legalità – zittito -, che avrebbero voluto “educare alla legalità a 360°”… cioè non ci resta che ridere!!!) dicendo che la legge va applicata altrimenti si troverà costretta ad intervenire.

Un segretario comunale con esperienza, know-how che non pare mancargli, come le amnesie però : era lui il segretario quando nel 2009 fu introdotto il “Piano triennale per la trasparenza” e l’obbligo di pubblicazione. Il Comune se ne infischiò e, sul sito, il bilancio visionabile era del 2002… Quello di sette anni prima. Più che “garantire”, pare faccia dell’ignoranza della normativa sulla trasparenza, in tutti e tre i comuni, uno strumento del rapporto con i cittadini e se gli scrivete, come naturale interlocutore per chiedere il rispetto delle norme, e ricevete risposta (ma non ci sperate) entro i canonici 30 giorni allora è proprio il caso di stappare lo spumante.

La normativa dice che il responsabile “lo si individua di norma” nel segretario comunale.

Il “figliol prodigo” va compreso, lui deve fare il giro del Cilento (le spese viaggi sono a carico dei comuni, quindi dei cittadini) per gestire Ispani, e  del Vallo di Diano, per Sant’Arsenio e Sassano.

Uno sforzo di energie dispendioso ma che non giustifica le amnesie.  

I sassanesi - che gli pagano il 41,67% dello stipendio - solo da qualche giorno possono leggere il suo nome sul sito e sapere chi è che dovrebbe assicurare 15 ore di lavoro settimanali. Ma se chiedete in Comune rispondono “il segretario? Dovrebbe esserci il martedì e il giovedì pomeriggio” (dovrebbe o c’è? Mistero!!!). Se cercate online orari e giorni meglio non perderci tempo.

E chissà quante ore durino i due pomeriggi per permettergli di garantire le 15 ore settimanali retribuite da contratto!

Il “malcapitato” deve averne fin sopra i capelli, di lavoro, per non essere ancora riuscito a migliorare gli standard di trasparenza e far inserire online il suo C.V. , e i suoi costi (stipendio e quant’altro), in nessuno dei tre comuni. Meriterebbe un’incentivo contrattuale…

Un controllore (responsabile trasparenza in pectore), “individuato” dal controllato (il sindaco) che non riesce a garantire nemmeno la pubblicazione relativa alle sue di informazioni. Coerenza, si dirà.

Visto il biglietto da visita, poteva non corrispondere al profilo ideale per essere il potenziale garante?

In quanto a controllori, che non paiono controllare un bel niente, l’OIV (Organismo Indipendente di Valutazione) quello che per l’Autorità Nazionale Anticorruzione, e per la legge, è “ l'unico strumento idoneo a certificare l'avvenuta pubblicazione dei dati”, non è da meno.

Cosa accerta con un documento consegnato ad inizio novembre con data del 30 settembre? Che “…la pubblicazione dei dati deve essere integrata ma l’ente ha rappresentato che a breve provvederà…”.  Non se rispetta la normativa sulla trasparenza, pubblicando le informazioni. Giustifica : la dove i dati non ci sono, con comodo, “l’amministrazione ha promesso che provvederà…

Peccato che la sua relazione è smentita “…da una verifica sommaria effettuata dalla struttura di questa Commissione (scrive l’Anticorruzione) in data 09/10/2013, la pubblicazione dei suddetti dati risulta in effetti carente e, in alcuni casi, assente...”.

Domanda : l’OIV, retribuito 3000€ l’anno con soldi dei sassanesi che viene smentito dalla Commissione Anticorruzione, a cosa serve?

A Padula – Comune che non rispetta quasi nessun parametro minimo – lo stesso OIV scrive  “la pubblicazione dei dati deve essere integrata. Risulta che l’ente provvederà a breve…”. Data 30 settembre. Firma Tommaso Buono. La situazione aggiornata? Zero. Pardon, 2 su 65, gli stessi di prima. Vamos!

La storia? Si ha la sensazione di  averla già letta da qualche altra parte…  Sono credibili le sue certificazioni? Dove sono eventuali sollecitazioni e rilievi evidenziati ai controllati per garantire i cittadini?

La “Pellegrino & company” in quanto a capacità di selezione di collaboratori è insuperabile : non né azzecca una.  Il giorno che lo farà, questo Sindaco, sarà candidato al Nobel!!!

venerdì 6 dicembre 2013

Bocciati i siti web dei Comuni ...

Trasparenza sì, trasparenza no. È questo il dilemma amletico per gli enti pubblici locali... Eppure, in campagna elettorale, la “trasparenza” è il cavallo di battaglia di molti aspiranti sindaci. Tutti promettono di trasformare la sede comunale in una “casa di vetro”, salvo poi dimenticarsene appena eletti... 
 
L'articolo completo è su "CONTROVALLO" Blog di controinformazione del Vallo di Diano :
 
 












lunedì 2 dicembre 2013

Al Comune di Sassano, in fatto di trasparenza, sono “impeccabili”…



Succede che si debba nominare la commissione per il riaffidamento della gestione del campo sportivo comunale, quello che era stato concesso per un euro in più -  sulla base d'asta - alla ex società del consigliere di maggioranza dell’amministrazione “Pellegrino & company” gestita dal figlio (dicono).
Peccato, però, che per i mesi successivi il Comune pare abbia continuato a pagare le utenze e, oggi, ha dovuto nominare una commissione dopo che ha pubblicato un nuovo bando di appalto.
La scelta fatta di dare la gestione ad un sodale pare non si sia rivelata tra le più azzeccate.
Fine della puntata. E inizio di un nuovo capitolo.
Oggi, anzi questa mattina, al Comune si sono accorti che andava nominata la commissione per l’esame delle proposte, data ultima di presentazione ore 12,00 di venerdì 29 novembre 2013.
Detto, fatto!!! Nomina, seduta stante, con determina dirigenziale e immediata convocazione di un autorevole gruppo di valutazione, e relativa decisione “ DI FISSARE per il giorno 2 Dicembre 2013 alle ore 10,00 con prosieguo, la prima seduta di gara da tenersi in forma pubblica…”.
Commissione fatta in casa, vuoi mettere, il “casereccio” in fatto di genuinità è sempre da preferire e tanto vale rovistare nel “ripostiglio” di casa.
I nostri non perdono tempo. Si riuniscono (si erano riuniti?) immediatamente. Quando si dice l’efficienza.
Eppure la pubblicazione avrebbe dovuto dare il tempo agli interessati di poter presenziare, facendo si che le “operazioni” fossero, appunto, pubbliche.
Ora sorge spontanea la domanda : se la casereccia commissione è stata convocata alle ore 10,00, e l’unica forma di pubblicazione è attraverso l’albo pretorio online, avvenuta in contemporanea (anzi a posteriori), come facevano eventuali interessati – cittadini o partecipanti alla gara - a essere presenti?
Una curiosità : l’ora di creazione del documento in formato PDF e quindi, immaginiamo, della relativa pubblicazione all’albo online è delle ore 11,47 e 20 secondi del giorno 2 dicembre, successivo all’ora di convocazione (quasi due ore dopo) della commissione e, si suppone, dell’apertura delle buste. A quale “forma pubblica” fa riferimento la determina?
Delle due l’una, o siamo in presenza di un errore pacchiano nella gestione dei tempi, e modi, per l’attribuzione di un appalto (che pare sfigato), o siamo in presenza di una “sola” dove, qualcuno, bara in fatto di pubblicità, quindi trasparenza, e prima ha riunito la commissione di appalto, “con prosieguo”, e poi ne ha pubblicato la convocazione nel tentativo di salvaguardarne la forma.
Alla faccia dell’evidenza! E delle diffide dell’Autorità Nazionale Anticorruzione!
E’ vero, al Comune di Sassano, in fatto di trasparenza, sono assolutamente impeccabili … nel fregarsene!!!