domenica 16 febbraio 2014

Mutande cadenti…



Il Comune di Sassano ha recentemente pubblicato la bozza del “Programma Triennale per la

Prevenzione della Corruzione”. Doveva già essere online da tempo, ma si sa come sono a Sassano quando si tratta di metterla in pratica, la legalità, ci si può anche scordare...

Il "programma" ha una sezione in cui dovrebbero essere sintetizzati, per aree funzionali, i risultati di un’attività di “ascolto” degli impiegati, funzionari e responsabili vari per raccoglierne suggerimenti, criticità, analisi ecc. e tradurle in soluzioni operative in una “guida” che serve a far capire cosa, come, dove ed entro quanto tempo va fatto.

Le schede-guida vanno costruite descrivendo le problematiche relative alla realtà nella quale dovrebbero essere applicate.

Ma cosa hanno pensato di fare i nostri indefessi difensori del bene comune per far si che i corruttori girino alla larga? Le hanno copiate scaricandole online non si sa da dove, hanno cambiato l’ultima riga, quella relativa al titolo dell’area funzionale, e le hanno pubblicate. Ci fossero i diritti d’autore potrebbero essere denunciati per plagio.

E non hanno nemmeno pensato di cercare di adattarle… Magari cambiando un aggettivo o modificando un sostantivo. Niente!!! Scolaretti svogliati che si fanno passare il compito dal compagno di banco e lo propongono pari pari alla maestra.

Chiamato in causa qualche impiegato ha risposto : “ chi… a me? E chi mi ha chiesto niente!!!”. “Asino di natura è chi non sa leggere nemmeno la sua scrittura” – recitava un vecchio proverbio – qui, per evitare di essere accusati di non saper interpretare ciò che avrebbero dovuto scrivere hanno scelto la via più breve : copiarlo … Tanto per loro le norme si applicano a discrezione.

Ora ci si chiede cosa c’entri, per esempio, il Comune di Bibbona (LI) che quelle schede le ha approvate e pubblicate prima, con il Comune di Sassano (Sa) che vorrebbe approvarle per un puro fatto formale, o il Comune di Santa Maria La Fossa in provincia di Caserta che già a fine luglio 2013 scriveva  :”… l’obiettivo primario di questa Amministrazione è quello di combattere la “cattiva amministrazione”, ovvero l’attività che non rispetta i parametri del “buon andamento” e “dell’imparzialità”, nonché quello di verificare la legittimità degli atti, e così contrastare l’illegalità…” un po’ come vorrebbero fare a Sassano.

"Un’affermazione autentica" per dare forza ad un pessimo documento, originale come i “pacchi” presi a Corso Umberto o le Lacoste “cinesi” vendute sulle bancarelle.

Peccato che hanno copiato anche questa e c’è pure chi gliela “vende” sui giornali come una notizia!!!

E pensare che, a Sassano, esiste pure un assessore alla legalità… Anche se è meglio non domandarsi quale sia il suo concetto del sostantivo. Se questi sono i risultati siamo proprio messi bene!!!  
  

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lunedì 3 febbraio 2014

Trasparenza a Sassano … Inadempienza continua!!!



Entro il 31 gennaio 2014 doveva essere pubblicato il Programma triennale per l’integrità e la trasparenza. E’ un atto di giunta, quindi in capo al sindaco.
Da quattro anni il comune di Sassano né è sprovvisto. Non ha mai pubblicato il precedente e, a quanto pare, non gliene frega niente di pubblicare il nuovo, la pagina dove dovrebbe essere ospitato continua ad essere vuota.
Il Programma è un documento fondamentale, strategico e di programmazione, che descrive gli impegni che l’Amministrazione assume per dare concretezza alla disciplina sulla trasparenza.  Dovrebbe, tra le altre cose,  indicare come prevenire e reprimere la corruzione e l’illegalità o promuovere la trasparenza e la partecipazione alla vita amministrativa, magari tentare di migliorare la comunicazione istituzionale e anche rafforzare il sistema di controlli interni del comune ma, soprattutto,  attuare i principi di trasparenza ed accesso civico introdotti dal D.Lgs. N. 150/2009 ed estesi dal D.Lgs. n. 33/2013… Dovrebbe indicare le reali intenzioni che gli organi di indirizzo politico hanno in materia di trasparenza e lotta alla corruzione.
E qui casca l’asino, o meglio gli affitta asini.
Tutto ciò, un segretario comunale dopo (cavallo di ritorno allergico alla pubblicazione persino delle informazioni che lo riguardano), non pare essere nel DNA amministrativo dell’ex on.le segretario della commissione antimafia e dei suoi compagni di avventura.
Una allegra compagnia che “non possono certo cambiare le leggi dello stato a loro piacimento”, come scrivevano anni fa, e perciò le ignorano. Se ne fregano di applicarle e, nei confronti della trasparenza, si comportano come pirati che fanno scempio del bottino. 
Sperare che Tommaso Pellegrino cambi direzione operativa in fatto di trasparenza è come credere che l’assessore alla legalità riesca a vincere la medaglia d’oro alle prossime olimpiadi nel pattinaggio artistico.
Dovendo ”credere nelle istituzioni e promuovere eventi che abbiano come fulcro necessario il rispetto della cultura e della legalità” ci si domanda quali siano i timori che impediscono al sindaco di Sassano di pubblicare un dignitoso programma per la trasparenza e rispettare la normativa. Di cosa si ha paura? Perché non vuole che si acceda a visionare i rapporti finanziari posti in essere nel corso della sua amministrazione o si controlli l’elenco dei consulenti mai pubblicato on line? Che cosa c’è, in quelle carte, che i cittadini non devono sapere? Perché impedisce, prepotentemente, di esercitare un diritto appellandosi ad improbabili cavilli ostruzionistici nonostante la diffida dell’AUTORITA’ NAZIONALE ANTICORRUZIONE?
“…La figura del sindaco Tommaso Pellegrino – scriveva qualcuno -  si pone come un punto di riferimento e di tutela della legalità per tutto il territorio del Vallo di Diano, e non solo…".
Se questo è quello che passa il convento meglio non pensare a come sono messi gli altri!!!