mercoledì 17 luglio 2013

Sassano: perché Tommaso Pellegrino non ha ancora nominato il "Responsabile" prevenzione della corruzione?



Pare che a Sassano la trasparenza vada introdotta a piccole dosi… Se si fa notare che da altre parti la “legge” viene rispettata (non a discrezione), ecco che qualcuno si attiva per rendere “formalmente certificabile” la sezione “amministrazione trasparente” (ma solo formalmente, hai visto mai che si inseriscano i contenuti necessari). Se si chiede l’accesso agli atti, e l’invio della comunicazione all’OIV ( Organo di Valutazione Interna), ecco che il sindaco, con decreto di urgenza, ne nomina uno. E, se si chiede il perché non siano stati resi noti i rapporti finanziari, ed eventuali beneficiari, nella sezione dedicata, comincia a comparire qualche determina con qualche numero… Piccoli passi verso la trasparenza. Bisogna accontentarsi. Sarà perché il primo cittadino, da persona competente, preferisce somministrare la cura in modo controllato… La strada da fare è ancora tanta. Un’indigestione di informazioni rischia di risultare dannosa alla salute della “trasparenza” e dei “curiosi” e, dato lo stato in cui versa il SSN, meglio prevenire.
Tanta cautela è, ovviamente, opinabile. In particolare la normativa impone che l’organo di indirizzo politico (cioè il Sindaco) nomini il “responsabile della Trasparenza” (di acqua sotto ai ponti dal novembre 2010 né è passata) che, poi, è anche “Responsabile della prevenzione della corruzione” ma, a Sassano, è un optional.
Sarà che i corruttori girano alla larga. Sarà che il primo cittadino l’illegalità è abituato a “prenderla a calci” e i male intenzionati avranno preso nota della misura del piede ma, queste, pare considerarle evidenti perdite di tempo e, a Sassano, di individuarlo non se ne parla.

Eppure, la normativa, a questa figura attribuisce compiti fondamentali in materia di prevenzione. Non solo.

Le “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione dell’illegalità nella pubblica amministrazione” - in vigore dal 28 novembre 2012 – imponevano, entro il 31 dicembre (e poi entro la fine del primo trimestre 2013), la redazione del “Piano triennale di prevenzione della corruzione”, cioè di uno strumento (non fotocopia, scaricato da internet o elaborato pro forma) che avrebbe dovuto far capire come, chi, in che modo e attraverso cosa impedisce che la pubblica amministrazione, di cui è responsabile, diventi area di saccheggio ma, ad oggi, di tale strumento i sassanesi possano fare benissimo a meno. Almeno, sembra essere questo ciò che – sino a prova contraria – pare pensare Pellegrino, altrimenti non si capisce perché non sia stato approntato ed inviato alla Civit, per tempo, insieme alla comunicazione del nome del responsabile.

Ma, diamo tempo al tempo. Prima o poi ci si ricorderà di farlo o, chissà, qualcuno imporrà di farlo.

Intanto, i sassanesi possono dormire sonni tranquilli nel frattempo, i corruttori, sapendo di incontrare qualche sceriffo della tribù dei “piedi grandi” si guarderanno bene dal fare cattivi pensieri sulle risorse pubbliche locali e gireranno alla larga.

Altrimenti li si prenderà a calci! Garantito… Dal vangelo secondo “Masino”!

 

 

P.S. Di norma il responsabile della trasparenza viene individuato nella figura del segretario comunale. Ora, a Sassano, nel caso si dovesse decidere di rispettare la normativa, visto come nel corso di questi anni è stata gestita la pubblicazione delle informazioni, l’accesso e la trasparenza, siamo proprio certi che l’attuale segretaria comunale sia la figura più idonea a ricoprire tale ruolo?  

domenica 14 luglio 2013

Le soddisfazioni di "Pirro"...


Qualche mese fa, quando per il rotto della cuffia si riuscirono a far certificare i dati sulla Raccolta Differenziata solo "all'ultima curva", e a tempo quasi scaduto, Sindaco di Sassano e Assessori vari gridarono immensa soddisfazione e scomuniche varie.
Percentuali degne della Svezia ed efficienza da far invidia alla Germania parevano essere entrate a far parte del DNA amministrativo degli amici dell'ambiente. Ai contribuenti sassanesi non rimaneva che accettare e pagare gli aumenti, di oltre il 50% in tre anni (regolarmente inseriti in bilancio) di cui il 17% (11,75 + 4,68 per Equitalia) nell'ultimo, così come certificato dalle cartelle esattoriali. L'ultimo regalo, in ordine di tempo, fatto dal Sindaco ed i suoi collaboratori alla cittadinanza...
Qualche giorno fa è stata pubblicata la classifica 2013 dei "Comuni Ricicloni" di Legambiente e, per quanto ci si sforzi di cercarlo, Sassano non c'è. Non lo si trova in nessuna graduatoria.
Praticamente, sui dati del 2012, il Comune con percentuali tedesche - almeno stando ad ascoltare quello che racconta Tommaso Pellegrino - non è stato preso in considerazione. Vuoi vedere che, anche quelli di Legambiente, si sono iscritti al club di coloro i quali, a scopo terapeutico (come ebbe modo di commentare qualche mese fa T.P.), fanno i "diffamatori di professione" per mettere in cattiva luce l'amministrazione con a capo T. Pellegrino?
 
Chiamatela pure "amministrazione del gambero", un passettino avanti e chilomentri indietro...
Comunque i dati di Legambiente hanno un valore meramente simbolico, quello che conta, come afferma lo stesso assessore all'ambiente della provincia di Salerno Bellacosa, sono i dati dell'Osservatorio Provinciale, il resto lascia il tempo che trova. E, si spera che, almeno questa volta, al Comune di Sassano li abbiano inviati entro il 30 marzo e, se non lo hanno fatto potrebbero essere ancora in tempo... Altrimenti l'ente rischia di non essere certificato e di dar ragione a quelli che "si divertono a diffamare". E poi toccherà querelarli di nuovo. O no?

venerdì 12 luglio 2013

Sassano: Silla, villa comunale o "area pericolosa" per la sicurezza dei bambini?



Chissà se chi frequenta la villa comunale di Silla, portando i propri figli a trascorrere un po’ di tempo libero sui “giochi”, se ne è accorto.  Che la villa comunale sia stata frequentata dalle pantegane è storia passata. Che lo steccato sia semirovinato è un dettaglio. Che la schiuma del  “ruscelletto” che la attraversa sia l’unica ragione di risveglio dalle braccia di Morfeo di qualche “evangelista” dell’ambiente è cosa risaputa.
Ma quel che dovrebbe preoccupare di più gli inconsapevoli genitori – anche quelli che, cittadini di “Leccaculonia”, scrivono cartelli con i “grazie sindaco che arricchisci le nostre piazze”-  è il modo in cui l’area è attrezzata … Un "attentato" alla sicurezza, e salute, dei ragazzini e non solo.
Le piazzole sulle quali sono costruiti gli scivoli, le altalene ecc. presentano gradini e rialzi – mimetizzati dall’erba -  che sono un pericolo costante per l'incolumità di chi chi le utilizza ed il materiale di pavimentazione non pare essere in grado di assorbire, e attutire, eventuali cadute.
Eppure la villa è stata “ristrutturata” da pochi mesi.  Il Comune – che è il gestore, ed anche responsabile- pare averli collaudati e considerati a norma liquidando "l'opera".  Ma, in realtà, quei giochi si prendono “gioco” delle più elementari norme sulla sicurezza. Altro che UNI, EN e raccomandazioni varie… 
In una campagna realizzata qualche anno fa dal Ministero delle Attività Produttive si raccomandava che “…lo spazio minimo di gioco di ogni specifica attrezzatura deve essere privo di arresti vivi e di sporgenze pericolose ed essere realizzato in modo che non si creino punti di inciampo o di pericolo [ ed ancora ] le attrezzature non devono presentare parti rigide o spigolose, quali, ad esempio, bordi in cemento, rocce, pietre, palizzate, contro le quali l’utilizzatore possa urtare”.
Il contrario di come si presentano quelli di Silla.
Eppure, Silla è patria di amministratori, oppositori (a chiacchiere) dell’amministrazione, difensori (a discrezione) dell’ambiente e dei più “deboli “ ecc. possibile che nessuno se ne sia mai accorto ?
Insomma, siamo alle solite. Non solo grate di raccolta dell’acqua piovana cementate con lo “sputo”, strade, costate oltre un milione di euro, portate via da temporali estivi qualche ora dopo l’inaugurazione ma, anche i “parchi“ gioco, messi a disposizione di chi dovrebbe essere maggiormente tutelato, sembrano avere le loro “magagne”.
Un delegato del Comune di Udine, tempo fa, introduceva così un “CONVEGNO SULLA GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE NEI PARCHI GIOCO PUBBLICI E PRIVATI : … La sicurezza del cittadino è una nostra priorità, QUESTO E’ CIO’ CHE PREVEDE IL NOSTRO MANDATO … La sicurezza dei bambini è nel nostro cuore, QUESTO E’ CIO’ CHE CI DICE LA NOSTRA COSCIENZA…”. 
Udine è in Europa, anzi è parte della Mitteleuropa,  Sassano… Beh trovate voi la collocazione geografica che più gli si addice.
Chissà cosa prevede il mandato del Sindaco ed amministrazione del Comune  e, soprattutto, chissà cosa suggerisce la loro coscienza… Ammesso che ci sia!



lunedì 1 luglio 2013

Non vedo, non sento... Anzi, me ne frego!!!

Immagine presa dal web...
Articolo 15 della "Dichiarazione dei diritti dell'Uomo e del Cittadino", 26 agosto del 1789 :
" La società ha il diritto di chieder conto a ogni agente pubblico della sua amministrazione...".
Oggi, a Sassano e nel Vallo di Diano, tale diritto è ancora negato, e ciò anche con la complicità di certa magistratura che fa finta di "non sentire" o "non vedere"...