Pare che a Sassano la trasparenza vada introdotta a piccole dosi… Se si fa
notare che da altre parti la “legge” viene rispettata (non a discrezione), ecco
che qualcuno si attiva per rendere “formalmente certificabile” la sezione “amministrazione
trasparente” (ma solo formalmente, hai visto mai che si inseriscano i contenuti
necessari). Se si chiede l’accesso agli atti, e l’invio della comunicazione all’OIV
( Organo di Valutazione Interna), ecco che il sindaco, con decreto di urgenza,
ne nomina uno. E, se si chiede il perché non siano stati resi noti i rapporti
finanziari, ed eventuali beneficiari, nella sezione dedicata, comincia a
comparire qualche determina con qualche numero… Piccoli passi verso la
trasparenza. Bisogna accontentarsi. Sarà perché il primo cittadino, da persona
competente, preferisce somministrare la cura in modo controllato… La strada da
fare è ancora tanta. Un’indigestione di informazioni rischia di risultare
dannosa alla salute della “trasparenza” e dei “curiosi” e, dato lo stato in cui
versa il SSN, meglio prevenire.
Tanta cautela è, ovviamente, opinabile. In particolare la normativa impone
che l’organo di indirizzo politico (cioè il Sindaco) nomini il “responsabile
della Trasparenza” (di acqua sotto ai ponti dal novembre 2010 né è passata)
che, poi, è anche “Responsabile della prevenzione della corruzione” ma, a
Sassano, è un optional.
Sarà che i corruttori girano alla larga. Sarà che il primo cittadino
l’illegalità è abituato a “prenderla a calci” e i male intenzionati avranno
preso nota della misura del piede ma, queste, pare considerarle evidenti
perdite di tempo e, a Sassano, di individuarlo non se ne parla.