martedì 23 aprile 2013

A proposito di nuovo sito web del Comune di Sassano… Torniamoci su.


Il nuovo sito web del comune di Sassano doveva essere online nel dicembre dello scorso anno. Ad oggi – 5 mesi dopo - è talmente trasparente da essere invisibile. Inutile cercarlo, inesistente. L’assessore all’Innovazione Tecnologica – discepolo di Ippocrate (a quando un carpentiere primario di un reparto ortopedico?) con l’hobby del webmaster – nel gennaio scorso ci rassicurava che “tutto sarebbe stato accessibile al più presto" (ma non specificava entro quale anno!), ed attaccava chi sollevava polemiche e con il quale gli sarebbe piaciuto confrontarsi, aggiungendo:" la validazione del sito è disposta dalla legge Stanca alla quale siamo vincolati…”.
Dissetarsi ad una così "trasparente fonte di sapere" sarebbe stato considerato presuntuoso ed allora si è preteso solo di replicare...
Al “competente” assessore si faceva notare che : “la legge del 2004 (legge Stanca, dal nome del Ministro e non perché “affaticata” dall’essere inapplicata, come forse crede) introduce ”disposizioni per favorire l'accesso dei soggetti disabili e prevede l’obbligo per le pubbliche amministrazioni di dotarsi di siti web accessibili”… a prescindere. A regolare, e descrivere, come i siti debbono essere strutturati sono, D.L., circolari, e regolamenti successivi sintetizzati nei “Contenuti minimi dei siti istituzionali pubblici”. Punto…
Oggi (o meglio qualche giorno fa, 11 aprile 2013) il Dipartimento della Funzione Pubblica in un documento ad uso e consumo anche di qualche aspirante amministratore “trasparente” ha affermato “…Questa iniziativa nasce a seguito dell’emanazione delle linee guida sui siti web delle P.A. che raccolgono tutta la normativa riguardante i siti web istituzionali, emanata nel corso degli anni (L.150/2000, Dlgs.82/2005, L.69/2009, Dlgs.150/2009, Delibera CIVIT 105/2010, Dlgs.235/2010, etc.)…” a cui val la pena aggiungere il Decreto legislativo Trasparenza (Dlgs. N.33/2013), cioè le norme contro la corruzione
Insomma, come volevasi dimostrare “all’apprendista architetto”, dell'impalcatura dei sette siti web del Comune di Sassano, la normativa è costituita da qualcosa in più di una legge “Stanca”.  A “far polemica”, questa volta, è addirittura il Dipartimento della Funzione Pubblica. Vuoi vedere che, anche loro, non sanno di cosa parlano e devono ricorrere alle “competenze” degli amministratori sassanesi ?
Tanto per cambiare, dell’applicazione del decreto anticorruzione, sulle pagine web del sito del Comune, non vi è ancora traccia. Né si sa – visto i precedenti e la discrezionalità con cui le norme vengono rispettate - se sarà mai applicato.
Magari, sarà utile cominciare ad attivarsi per predisporre la richiesta delle sanzioni previste. Non si sa mai. Meglio premunirsi.
Intanto, per quanto riguarda il nostro “amico” consigliere, nonostante la sua “scienza”, cosa aggiungere di più: bocciato in materia … e senza attenuanti generiche!

domenica 14 aprile 2013

Sassano: COMUNE “RICICLONE” … Le informazioni digitali pubblicate sono “spazzatura”!!!




La normativa sulla trasparenza, si sa, dovrebbe servire ad informare, rendere un servizio ai cittadini, facilitare loro la capacità di comunicare con l’ente e, soprattutto, permettere di controllare l’attività svolta da chi amministra, si presume, nel loro interesse.
Tutto il contrario di ciò che avviene al Comune di Sassano dove, negli ultimi giorni, sono comparsi nella sezione “Trasparenza Valutazione e Merito” due integrazioni : una sulle prestazioni, l’altra in merito alle mail ed al personale… Ed allora ? Si domanderà qualcuno.
Nulla da ridire se, per esempio, l’elenco delle prestazioni non fosse un elenco parziale, che parte dal mese di gennaio 2012 e che dal marzo 2010 al dicembre 2011 (guarda caso dall’insediamento dell’amministrazione del “Pellegrino & staff”) è stato semplicemente cancellato… Chissà perchè se ne sono accorti solo qualche giorno fa. Colpa della discrezionalità?
A leggere i documenti pubblicati si ha la sensazione, intanto, di essere di fronte ad uno “specchietto per le allodole” e, soprattutto, in presenza di un’amministrazione che, non solo, pare riciclare le informazioni mettendoci sotto semplicemente la firma dimenticando di aggiornare persino tempo dei verbi e modi (altro che vocabolario, come al Sindaco di Sala C. qui ci vuole la grammatica; vedi pagina PUC) ma, a quanto pare, è incapace di leggere persino i documenti che ricicla, ed aggiornarli, prima di pubblicarli.
Infatti, il documento è vecchio di tre anni e le informazioni contenute (vedi immagine) non sono solo sbagliate, ma relative a persone impiegate presso altre amministrazioni.
La normativa chiede di informare, mentre la capacità di interpretazione di chi predica legalità, ma è incapace di applicarla in casa propria ponendo in essere, intanto, quella sulla trasparenza, pare andare in direzione contraria : quella della DISINFORMAZIONE.
Ora, chiedersi se ciò dipenda da superficialità, malafede, ignoranza, incapacità o quant’altro è solo un puro esercizio intellettuale ed ognuno utilizzerà l’aggettivo che riterrà opportuno, un fatto è certo, a questi applicare la normativa sulla trasparenza, nonostante abbiano un assessore con delega alla legalità (???), è qualcosa che proprio risulta indigesto o, più semplicemente, non pare appartenergli in quanto a “cultura (eufemismo) amministrativa”…
Vuoi vedere che alla fine si scoprirà che è più facile far passare il cammello dalla cruna dell’ago che fargli pubblicare i dati sulle indennità, gli elenchi dei consulenti e CV (in particolare staff sindaco e UTC), determine complete, ecc. ecc.?
Pubblicato il 10 maggio 2012

lunedì 8 aprile 2013

Vallo di Diano e… Sassano : la trasparenza? Fuochino, fuocherello… Acqua!!!



Il movimento Cinque Stelle ha chiuso la campagna elettorale affermando : “faremo diventare di moda l'onestà"... E ancora... "Con la trasparenza, la competenza e l'onestà cambieremo l'Italia".
E, gli italiani, almeno una parte, pare averli ascoltati.
Il PD, dopo essere riuscito a non vincere le elezioni, con il notevole contributo dato dai suoi dirigenti e, soprattutto, amministratori locali, ha provato ad aprire le prime pagine di “un’agendina” programmatica dando una priorità alla moralità. Vale a dire, una maggiore attenzione al problema della corruzione e, quindi, della trasparenza.
A fine gennaio è stato approvato dal Consiglio dei Ministri “…lo schema di decreto legislativo in materia di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle PA” e che dovrebbe consentire "accessibilità totale delle informazioni su ogni aspetto dell'organizzazione e dell'attività amministrativa…”.
Se gli auspici a “Cinque Stelle”, e l’impegno del  C. dei M. venissero posti in essere, anche in minima parte, sarebbe una RIVOLUZIONE epocale.  E, se ciò accadesse anche nel Vallo di Diano, Copernico, di fronte ad una tale rivoluzione (culturale)… arrossirebbe!
Insomma la TRASPARENZA e la lotta alla CORRUZIONE come “emergenza nazionale”. Era ora.
Eppure, in attesa di quello che verrà, le norme sull’obbligo di garantire la massima trasparenza, da parte della pubblica amministrazione, non mancano.
Il Decreto Sviluppo (D. L. n. 83/2012) ha previsto che “l’attribuzione dei corrispettivi e dei compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati e comunque di vantaggi economici di qualunque generedevono essere pubblicati dagli enti sui siti istituzionali e resi accessibili dalla home page. 
Ciò doveva avvenire entro il  31 dicembre 2012. 
Nello specifico cosa è successo? Nel Vallo di Diano nulla e, in particolare, l’amministrazione di Sassano, con un sindaco ex segretario di Commissione Parlamentare antimafia, che della retorica della trasparenza ha fatto un suo vessillo, e con il “nuovo sito web” talmente trasparente da essere invisibile, come ha risposto? Il Comune con un ASSESSORE, delegato, alla LEGALITA’ cosa ha fatto? Ha ottemperato agli obblighi previsti dalla normativa?
A guardare la sezione “Trasparenza, Valutazione e Merito” non sembra.
Anzi, al di la di informazioni che paiono stare li per caso, pubblicate più per esigenza di forma, che per sostanziale rispetto della normativa, a voler trovare elenchi o indicazioni di corrispettivi, compensi a persone, professionisti, imprese ed enti privati che nei rapporti con l’ente ricevano vantaggi economici di qualunque genere, manco a pensarci.
A leggere le informazioni elencate si ha la percezione di una fumosa, e confusa, risposta a quanto “previsto dalla legge”, invece di uno strumento che dovrebbe consentire "accessibilità totale alle informazioni”.
Eppure, “…Legalità,trasparenza,voglia di concretizzare … sono i cardini, il credo del giovane sindaco…” (22-01-2011), che è anche quello che parla “del controllo del territorio effettuato dagli stessi amministratori” (27 agosto 2010)  e incentra il proprio intervento, in un convegno, “sul ruolo della politica nella lotta alle mafie e nella promozione concreta del valore della legalità” (17 giugno 2010 )  o che “ pone la sua figura come un punto di riferimento e di tutela della legalità (???) per tutto il territorio del Vallo di Diano, e non solo…” (22-03-2011), per – dulcis in fundo - "diffondere la cultura della legalità ...a 360°"… Auguri!
Un pot-pourri sulla trasparenza e la legalità che trova poca concretezza nei fatti e, che, non spiega le ragioni per le quali, a tre anni dall’insediamento di uno cui era stata attribuita l’etichetta di “sindaco sceriffo”- senza specificare se ci si ispirasse più a “Cocco Bill” o “Tex Willer” - , il Comune rimane in fondo alla classifica nazionale sulla trasparenza (fonte D.F.P.) e l’accessibilità agli atti, e informazioni, non solo costa 50 € ma è pressoché impossibile.  
“…La trasparenza è strumento volto alla promozione dell’integrità, allo sviluppo della cultura della legalità in funzione preventiva dei fenomeni corruttivi…” scrive l’ANCI, nelle sue linee guida… Ed allora perché i “paladini” della legalità, sul tema, fanno orecchie da mercanti?
Viene in mente il titolo di un vecchio film : “Sceriffo extraterrestre, poco extra e molto terrestre”, e l’omelia di un anziano parroco che, da un pulpito, ricordava : “fate quello che prete dice, non quello che prete fa…”.
Pubblicato il 20 marzo 2013

Sassano : “il nuovo sito web del Comune?... Rivolgetevi a chi l’ha visto?”



Quel 20 novembre, in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo sito web del Comune di Sassano, le “lodi” si sprecarono. Ad ascoltare ciò che gli ospiti, l’assessore alle tecnologie e il “titolare” della fascia tricolore avevano da dire non mancarono le solite telecamere, con l’asta del microfono protratta, e le consuete “veline” da dare in pasto ai “famelici” utilizzatori di informazione locale.
L’evento fu presentato e raccontato più o meno così : “…Un portale all’avanguardia, semplice, immediato, trasparente e completo di contenuti… uno strumento destinato, in particolare, ai giovani…una piccola rivoluzione… un passo in avanti verso il futuro… uno strumento da me [Cestari] fortemente voluto [le ultime parole famose]… un sito assolutamente all’avanguardia … E non è cosa da poco … un sito certificato… per velocizzare i tempi e far risparmiare il Comune, avviseremo i consiglieri attraverso la posta elettronica certificata…”, ecc. ecc.
 Fu imposto persino all’attenzione di alcune classi della scuola media tanto che la dirigente, oltre a partecipare di persona all’incontro con la stampa, decise anche che gli alunni non potevano rinunciarvi e dovettero presenziare direttamente.
E poco importa se alla fine della giornata, di “dubbio” valore didattico, si costrinse i poveri malcapitati a rientrare a piedi, al freddo di fine novembre, presso la sede della scuola media. Vuoi mettere : non è cosa di tutti i giorni assistere dal vivo alle performance di chi amministra anche per loro ed abituare le future generazioni ad ascoltare le “favole” che vengono raccontate da chi dovrebbe lavorare per costruire loro un futuro migliore. Un piccolo sacrificio, si sarà pensato : così si abituano, genereranno gli anticorpi, e da grandi non saranno dei disadattati …
Qualcuno si spinse persino a chiedere di:”… creare un asse di collegamento comune-scuola … con gruppi di lavoro che possono spostarsi dalla scuola all’interno del Comune…” . Forse si ipotizzava di sostituire l’attuale giunta con un bel gruppo di ragazzini motivati, esperti di nuovi strumenti di comunicazione e, sicuramente, più preparati in fatto di “cultura generale” di quanto non lo sia qualche amministratore… I risultati, di certo, non sarebbero mancati.
Intanto, ancora ci si sta chiedendo se si stava parlando della “scoperta del secolo” : saltando un paio di generazioni tecnologiche si passava direttamente a quella “5.0”. Oppure si era di fronte alla solita scoperta dell’acqua calda, cioè di qualcosa che, a pochi chilometri di distanza, già si poneva in essere da anni e che a Sassano ancora viene fatto a discrezione : dipende dai giorni, pari o dispari.
Delle nuove pagine web… Del portale di servizio ai giovani (chissà perché non anche a qualche adulto rompiballe e qualche anziano emancipato tecnologicamente) dal quel giorno non si sa più nulla. Eppure avevamo, pazientemente, creduto che Pellegrino dicesse il vero quando affermava : “…sarà online il prossimo 10 dicembre…”.
Ora nonostante Babbo Natale, la presenza della cometa, il futuro passaggio dei Re Magi e una scappatella della Befana, del nuovo sito web che avrebbe dovuto far apprezzare la “semplicità e l’immediatezza della trasparenza e dei suoi contenuti” (ad es. l’elenco dei consulenti incaricati da questo Sindaco, i loro C.V., i progetti a cui lavorano, ed i loro emolumenti), si sono perse le tracce.
Forse la letterina inviata via email a Babbo Natale, che esprimeva il desiderio di donare il nuovo sito internet all’arretrata comunità sassanese, non è mai arrivata al destinatario. Chissà che non sia stata inviata tramite “raccomandata”, strumento non certo disprezzato, e non per posta certificata, per cui – addio reclamo - non ci resta che aspettare la Befana la quale, arrivando di notte, ci si augura non trovi il camino del Comune acceso o i portoni sbarrati e non può entrare… Così, addio trasparenza. Ci toccherà aspettare Pasqua e sperare di trovarlo nell’uovo, sottoforma di sorpresa.
Intanto Sassano continua ad essere negli ultimi posti della graduatoria nazionale, verificabile online sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica. Di trasparenza nemmeno a parlarne. Siamo fermi alle solite 5, inutili, indicazioni minime su 43, meno del 12% e, così come successo per la raccolta differenziata, si cerca un “giustificatore” ad hoc - Consorzio Mondiale del Web - cui far riferimento per motivare la certificazione di ciò che, ai cittadini, non è dato apprezzare.
In attesa che siano i Caschi Blu dell’Onu a garantire il rispetto della normativa sulla trasparenza da parte del Comune di Sassano a Pellegrino bisogna dare, almeno per una volta, ragione : il nuovo sito web è talmente trasparente che non si riesce nemmeno a vedere!!!
Ma, non lamentatevi con Pellegrino, chiamate “Chi l’ha visto?”.
Pubblicato il 3 gennaio 2013