Garantire
la trasparenza a Sassano sembra proprio essere un’impresa. Ed anche un tema
sfigato… Se lo tocchi, e la pretendi, rischi di farti male, prima o poi trovi
qualcuno che ti minaccia o anche che ti ricatti la “moglie”...
Uno
spiraglio di speranza si era aperto con la nomina dell’Organo di Valutazione
Inipendente (OIV) nel mese di giugno. Non esisteva ed il Sindaco, nottetempo,
sfoglia l’elenco telefonico, guarda al servizievole e disponibile mercato dei
consulenti, meglio se a mezzo servizio presso altre amministrazioni dello
Stato, e ne becca uno in quel di Vietri S.M.
a cui si chiede di sacrificare l’aroma dei limoni con il profumo delle
orchidee.
Qualche
settimana fa lo stesso Sindaco (sveglio lui!) si accorge che, da oltre quattro
anni, il Comune è sprovvisto del Responsabile della Trasparenza, oggi anche prevenzione
corruzione. Il Comune è stato per settimane senza segretario e lui è costretto a
ritornare sui suoi passi scegliendo di richiamare quello mandato via un
secondo dopo la sua elezione, attribuendogli di nuovo l’incarico.
La
“vecchia” segretaria aveva gettato la spugna nel mese di luglio. I bene
informati, ed anche nei corridoi del comune, raccontano che lo abbia fatto
anche perché in materia di trasparenza aveva idee opposte a quelle del Sindaco
ed assessore alla legalità. Pare non abbia accettato di firmare comunicazioni
per negare l’accesso agli atti, coerentemente con quanto previsto dalla
normativa. Pensava avessero ragione i cittadini e non gli amministratori
“ultronei”.
Dopo
travagliate notti insonni, e una margherita cui si riducevano progressivamente
i petali, non è restato che riaprire l’ingresso del Comune a tale Franco Tierno
che il funzionamento del catorcio amministrativo sassanese lo conosce benissimo.
Insomma,
in materia di carte, e di memoria storica, uno che sa dove, e come, mettere le
mani. Una Garanzia. Per gli amministratori. Così come gli eventuali argomenti
utilizzati per pregarlo di rientrare dopo che lo si era mandato via… Non li si
conosce, ma si immagina siano stati convincenti.
E,
in materia di trasparenza? A scorrere la memoria dei semplici cittadini un po’
meno.
Nel
novembre del 2009 entrava in vigore un decreto che imponeva la pubblicazione on line di tutte le
informazioni, atti e quant’altro : il D.lgs n. 150. Diceva :”…La
trasparenza e' intesa
come accessibilita' totale,
anche attraverso lo strumento della pubblicazione sui
siti istituzionali delle
amministrazioni pubbliche, delle informazioni concernenti ogni aspetto
dell'organizzazione…” ed imponeva la realizzazione di “un Programma triennale per la trasparenza e l'integrita'…”. L’allora
segretario Tierno, forse distratto, ad applicare la normativa manco ci pensò. Poi, gli scenari amministrativi cambiarono e
la situazione è quella risaputa, l’argomento si trasforma da “ buon vino
novello in aceto”, sino a quando il “paladino della legalità e trasparenza…”(negate)
Tommaso Pellegrino, decide di nominare prima l’OIV e, poi, andare in
“pellegrinaggio (il destino è nel nome) a Canossa”, individuando il nuovo nel
vecchio, e benedire il ritorno del nostalgico segretario comunale.
Bene, si
dirà, vuoi vedere che sarà la volta buona e che la “trasparenza la trionferà”?
Manco per niente. Il Sindaco ritiene che, per lui
(pare lo preveda lo “statuto del principato autonomo del regno delle orchidee”,
art. 1 “cumannam nui) “l’accesso agli
atti del Comune deve essere negato e, soprattutto, non può essere concesso per
motivi di “ultronee finalità di natura politica”.
Tradotto : mica possiamo far sapere i cazzi nostri! E,
chi se ne frega della legge!!!.
A questa solare menzogna ed alla filosofia del “ma che ce frega ma che ce importa” paiono essersi adeguati O.I.V. e Responsabile Prevenzione
Corruzione (di norma anche responsabile trasparenza) che, coinvolti, o non
rispondono o fanno finta di non vedere quello che i funzionari fanno (tipo
pagare consulenze che non potrebbero perché non pubblicate). Addirittura, essi
stessi se ne fregano di rispettare scadenze e modi di applicazione della legge.
Il segretario non fa pubblicare nemmeno le notizie minime che lo riguardano
(C.V, retribuzione ecc.).
Chi era il segretario comunale che
avrebbe dovuto garantire il rispetto della normativa a partire dal novembre del
2009? Chi è oggi il responsabile della prevenzione della corruzione? Chi
avrebbe dovuto predisporre “…il Programma
triennale per la trasparenza e l'integrita' ed il relativo stato di
attuazione…” da approvare entro il
31 gennaio del 2010 e perché, a distanza di quattro anni, non è ancora stato
pubblicato? Misteri sassanesi…
Entro il 30 settembre 2013 l’Organismo
Indipendente di Valutazione avrebbe dovuto pubblicare l’attestazione
dell’assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all’integrità sul
sito del Comune ed inviarla all’Autorità Nazionale Anticorruzione,
ad oggi non è ancora possibile leggere nella sezione dedicata il documento corredato dalla relativa griglia. Non esiste.
A Sassano gli adempimenti normativi, e
le scadenze, sono (art. 2 dello statuto) a discrezione?
La normativa attribuisce al
Responsabile trasparenza/prevenzione corruzione ed all’O.I.V. un ruolo di
controllo e di segnalazione alle Autorità previste in materia di trasparenza e,
quindi, di garanzia e tutela degli interessi dei cittadini. Si ha la sensazione
che, ciascuno per la sua parte, eserciti solo un ruolo di formale “foglia di
fico” a garanzia di interessi omissivi di chi li ha nominati.
Ed allora, pensare di essere passati
dalla padella alla brace è solo un timore o una certezza di cui prendere atto?
E’ credibile, autorevole e di
garanzia il ruolo di responsabile alla trasparenza attribuito a chi, in
passato, ha già dimostrato di guardare con fastidiosa distrazione all’argomento
e non pubblica nemmeno le informazioni che lo riguardano?
Il
re è nudo e la foglia di fico, talmente appassita, da lasciare intravvedere le
inesistenti virtù…
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