martedì 29 ottobre 2013

TRASPARENZA : perché a Monte San Giacomo si ed a Sassano no?



Deve esserci proprio uno strano virus nei corridoi del Comune di Sassano se l’applicazione della normativa sulla trasparenza viene intesa a “discrezione”.  Uno strano prurito colpisce chi occupa alcune poltrone all’interno del Comune e le mani occupate ad alleviarne i sintomi.
Facciamo un passo indietro. 
Non più tardi di un paio di mesi fa la segretaria comunale (Del Regno) lascia l’incarico e qualche bene informato – tutto interno agli uffici – pare racconti in giro che una delle ragioni sia dovuta ad una diversa filosofia in tema di applicazione della normativa. Lei pare propendere per l’accesso civico e la visione dei documenti… Gli organi di indirizzo politico no.
La Del Regno mantiene gli incarichi a Monte San Giacomo e Casalbuono, sui relativi siti istituzionali, da alcune settimane, è presente il modulo di accesso civico cioè quello che serve per permettere a chiunque di avere “… accesso ai documenti amministrativi, [e il] diritto a visionare gli atti della pubblica amministrazione …”.  Cioè, la possibilità di poter andare a spulciare in quasi tutto (99,99%) quello che gli amministratori fanno … Evviva.
La cosa curiosa, però, è data dal fatto che la segretaria in questione è la stessa che, a Sassano, ha dovuto gettare la spugna.
Sassano è anche il paese dove il Sindaco è l’ex segretario di commissione parlamentare antimafia – invero già Tommaso Pellegrino -  che non perde occasione per promuovere il verbo della trasparenza e, nel primo comandamento del “Vangelo secondo Masino”, pare aver introdotto il principio che l’applicazione della normativa è a discrezione… Sua.  Infatti, a Sassano, l’accesso civico, in concreto, non può essere esercitato. Soprattutto se vuoi sapere quello che fa lui e come.
Nuovo segretario (anzi vecchio), nonché responsabile trasparenza e OIV, sull’argomento si stanno guardando bene dal prendere posizione. Anzi, ad oggi, non hanno nemmeno reso pubblici i report che la normativa imponeva di pubblicare, e da tempo. 
Perchè?  Vallo a capire. O forse si capisce benissimo. Sarà per il fatto che il virus ha colpito anche loro ed il vaccino viene somministrato a discrezione? Mah…
Intanto alcune domande sorgono spontanee. Come mai a Monte San Giacomo la stessa funzionaria può andare in direzione di una apertura ed accesso all’attività amministrativa tentando di applicare la normativa vigente ed a Sassano non è stato possibile?
La normativa cui si ispira la Del Regno è la stessa che dovrebbe far rispettare Tierno?

Chi, o cosa, le ha impedito di applicare l’art. 5 (“…il diritto a visionare gli atti e… La richiesta di accesso civico non e' sottoposta ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente non deve essere motivata, e' gratuita …) del d.lgs. 33/2013? Perché? Chi è il responsabile di un "aborto provocato" della trasparenza? Cosa si vuole nascondere, a Sassano, tra le carte che si impedisce di vedere?

E' sempre attuale ciò che si suggeriva nell’aprile del 2012  al “magistrale” primo cittadino : “… provi a trovare, tra una “omelia convegnistica” e l’altra, un po’ di tempo per approfondire la normativa assieme a chi collabora con lei e, cerchi, di far si che anche il Comune di Sassano si adegui concretamente. Qualche “sterile lezione” in meno e un po’ di fatti in più, in materia di trasparenza, non guasterebbero. Rispetti il principio dell’accesso e controllo da parte di quei “semplici cittadini” – a cui, lei, in qualche caso riserva “disprezzo” - e metta a disposizione le informazioni complete relative alle attività poste in essere dalla sua amministrazione. Non fosse altro perché, al contrario, ascoltandola qualche dubbio sulla sua credibilità potrebbe nascere spontaneo. E’ un diritto, un SUO DOVERE. Non un favore…”

E, i diritti non si mendicano. Ma, questo, è un principio sconosciuto al mendicante della politica e podestà del “Principato Autonomo delle orchidee” …

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