Chissà se chi frequenta la villa comunale di Silla, portando i propri
figli a trascorrere un po’ di tempo libero sui “giochi”, se ne è accorto. Che la villa comunale sia stata frequentata
dalle pantegane è storia passata. Che lo steccato sia semirovinato è un
dettaglio. Che la schiuma del
“ruscelletto” che la attraversa sia l’unica ragione di risveglio dalle
braccia di Morfeo di qualche “evangelista” dell’ambiente è cosa risaputa.
Ma quel che dovrebbe preoccupare di più gli inconsapevoli genitori –
anche quelli che, cittadini di “Leccaculonia”, scrivono cartelli con i “grazie
sindaco che arricchisci le nostre piazze”-
è il modo in cui l’area è attrezzata … Un "attentato" alla
sicurezza, e salute, dei ragazzini e non solo.
Le piazzole sulle quali sono costruiti gli scivoli, le altalene ecc.
presentano gradini e rialzi – mimetizzati dall’erba - che sono un pericolo costante per l'incolumità di chi chi le
utilizza ed il materiale di pavimentazione non pare essere in grado di
assorbire, e attutire, eventuali cadute.
Eppure la villa è stata “ristrutturata” da pochi mesi. Il Comune – che è il gestore, ed anche
responsabile- pare averli collaudati e considerati a norma liquidando
"l'opera". Ma, in realtà, quei
giochi si prendono “gioco” delle più elementari norme sulla sicurezza. Altro
che UNI, EN e raccomandazioni varie…
In una campagna realizzata qualche anno fa dal Ministero delle Attività Produttive si
raccomandava che “…lo spazio minimo di
gioco di ogni specifica attrezzatura deve essere privo
di arresti vivi e di sporgenze pericolose ed essere realizzato in modo che
non si creino punti di inciampo o di pericolo [ ed ancora ] le attrezzature non devono presentare parti rigide o spigolose,
quali, ad esempio, bordi in cemento, rocce, pietre, palizzate, contro le
quali l’utilizzatore possa urtare…”.
Il contrario di come
si presentano quelli di Silla.
Eppure, Silla è
patria di amministratori, oppositori (a chiacchiere) dell’amministrazione,
difensori (a discrezione) dell’ambiente e dei più “deboli “ ecc. possibile che
nessuno se ne sia mai accorto ?
Insomma, siamo alle
solite. Non solo grate di raccolta dell’acqua piovana cementate con lo “sputo”,
strade, costate oltre un milione di euro, portate via da temporali estivi
qualche ora dopo l’inaugurazione ma, anche i “parchi“ gioco, messi a
disposizione di chi dovrebbe essere maggiormente tutelato, sembrano avere le
loro “magagne”.
Un delegato del
Comune di Udine, tempo fa, introduceva così un “CONVEGNO SULLA GESTIONE DELLA SICUREZZA E DELLA
SALUTE NEI PARCHI GIOCO PUBBLICI E PRIVATI : … La sicurezza del
cittadino è una nostra priorità, QUESTO E’ CIO’ CHE PREVEDE IL NOSTRO MANDATO …
La sicurezza dei bambini è nel nostro cuore, QUESTO E’ CIO’ CHE CI DICE LA
NOSTRA COSCIENZA…”.
Udine è in Europa,
anzi è parte della Mitteleuropa,
Sassano… Beh trovate voi la collocazione geografica che più gli si
addice.
Chissà cosa prevede
il mandato del Sindaco ed amministrazione del Comune e, soprattutto, chissà cosa suggerisce la
loro coscienza… Ammesso che ci sia!
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