Le performances di Pellegrino su TRASPARENZA e PUC, con l’aggiunta della
cartella esattoriale di Equitalia – Tarsu (che ha dimostrato quanto corte siano
le gambe delle bugie raccontate nei mesi scorsi), negli ultimi giorni non sono
mancate. Sarà “grazie” al primo sole di maggio!
18-05-2013. “…Abbiamo voluto creare un modello sperimentale, mettendo nella cabina di
regia esperti autorevoli, affiancati da tanti giovani professionisti di
Sassano…”. Dice Tommaso Pellegrino a proposito di PUC.
“Tanti giovani professionisti”. Cioè tanti consulenti di cui, però, non si conosce
nulla. Perché nulla l’amministrazione ha pubblicato online. I loro nomi,
incarichi, durata, cv, metodi di selezione, ruoli, competenze, obiettivi sono
anonimi ai cittadini.
Retribuiti con risorse pubbliche (quante? 100 mila? 200mila? €uro). Citati
come “fiore all’occhiello” in passerelle propagandistiche sono, per
la collettività, oggetti misteriosi. Non per l’economato, che ne firma
regolarmente le autorizzazioni ai pagamenti..
Però, Tommaso Pellegrino, crociato della trasparenza, per il momento ci “concede
di sapere” che sono “tanti”. Cosa sulla quale non avevamo dubbi.
I dubbi, invece, si hanno quando si cerca di capire chi siano, e quanti
siano, e non riusciamo a trovare il nome di un solo “professionista” pubblicato
negli elenchi dei consulenti.
Ed allora ci si chiede : perché i loro nomi continuano a non essere online?
Perché i loro incarichi, cv, compensi, obiettivi ecc. non sono pubblicati come
la normativa impone? Quali sono i metodi “sperimentali” di selezione utilizzati?
E, la professionalità, su quali basi è stata selezionata: competenze
specifiche, appartenenza castale, clan familiare, di corrente, gusti
elettorali, appartenenza a liste di partito, ambienti imprenditoriali specifici
o associazioni di beneficenza, quale di queste “capacità e competenze” è
prevalsa?
Fin quando gli elenchi non verranno resi noti, sull’argomento, gli unici
elementi di chiarezza certi sono l’aggettivo indefinito “tanti” (indefinito come
l’amministrazione Pellegrino e come il suo concetto di trasparenza, al di la delle chiacchiere di chi non riesce
a riparare nemmeno un tombino, ma pretende di pianificare il futuro di una
comunità che,invece, non vede l’ora di potergli indicare la strada per mandarlo
là dove è giusto che vada) e un
sospetto che, poi, è una domanda : di cosa ci si vergogna, o si ha timore che la gente
comprenda,ostinandosi a non pubblicarli?
Infine, incuriosisce il “plauso” di alcuni aficionados. Fanno quasi
compassione, per esempio, i gradimenti attribuiti ad una evidente menzogna
messa online da Pellegrino: il rispetto della normativa sulla trasparenza e
delle indicazioni minime del D. F. P.(chissà come glielo diranno che la normativa intanto è cambiata).
Cervello all’ammasso, ignoranza, o piaggeria? Mah, viene in mente
Petrolini, quando si rivolse ad un disturbatore dicendogli : “io non me la piglio con te, me la piglio con
quel cretino vicino a te che non ti butta giù!”.
Ecco, appunto, come si fa a prendersela con uno che
viene pure apprezzato se racconta balle? Forse sarebbe necessario prendersela con chi, quelle balle,
continua ancora ad ascoltarle, tollerarle… ed anche gradirle.
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